Oggetto: Indennità “ferie” prevista dal rinnovo del CCNL Autoferrotranvieri del 10 maggio 2022

Con il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro Autoferrotranvieri Internavigatori (Mobilità – TPL), sottoscritto il 10 maggio 2022, è stata introdotta una nuova voce retributiva denominata “Indennità ferie”, pari a 8 euro giornalieri.
Tale indennità, secondo quanto stabilito dall’accordo nazionale, avrebbe dovuto entrare a regime dal 1° luglio 2022 ed essere riconosciuta in busta paga a tutti i lavoratori rientranti nel perimetro del CCNL Autoferrotranvieri, indipendentemente dalla qualifica o profilo professionale.

Situazione attuale in Atac

Ad oggi, questa indennità non risulta ancora applicata integralmente ai dipendenti Atac.
Nel mese di febbraio 2025, l’Associazione CATA ha presentato diversi modelli 48 al fine di interrompere i termini di prescrizione relativi al mancato riconoscimento di tale voce.

È importante sottolineare che una parte dell’importo è già corrisposta attraverso l’indennità ERA 2, la quale tuttavia non è uniforme e varia in base alla figura professionale.
A titolo puramente esemplificativo, le attuali indennità ERA 2 risultano mediamente pari a:

1. Autista: circa €6,50
2. Personale ispettivo: circa €2,43
3. Meccanico: circa €2,39
4. Amministrativo: circa €2,43
5. Non idonei: circa €1,90
6. Capo treno (metropolitane): circa €2,30
   

Il CCNL specifica che durante il periodo di ferie l’importo spettante deve essere uguale per tutti i lavoratori, fissato in 8 euro giornalieri, senza distinzione di profilo o livello.

Applicazione in altre aziende

In molte aziende del settore trasporti, pubbliche e private, questa indennità è già stata applicata o riconosciuta.

Richiesta

Il CATA chiede pertanto:
•l’applicazione dell’indennità ferie di 8 euro prevista dal CCNL Autoferrotranvieri del 10 maggio 2022;
•il riconoscimento degli arretrati a partire dal 1° luglio 2022, data di decorrenza stabilita dal contratto nazionale.
Questa richiesta non rappresenta una rivendicazione autonoma del CATA, ma una legittima applicazione del CCNL vigente, a tutela di tutti i lavoratori del comparto.